giovedì 24 aprile 2014

La fantasia e il confronto con la realtà

"Gli amici che vi amano e appoggiano calorosamente la vostra vita creativa sono il miglior sole del mondo. Se una donna, come la Piccola Fiammiferaia, non ha amici, si congela per l'angoscia e talvolta anche per la collera. E se ne ha, non sempre sono un sole. Magari le offrono conforto invece di aprirle gli occhi sulla situazione sempre più congelata in cui si trova. Il conforto è cosa diversa dal nutrimento. Se portate una pianta fuori, al sole, le date da bere, e poi le parlate, questo è nutrimento.
La donna congelata priva di nutrimento tende a elaborare continui sogni a occhi aperti, sul come sarebbe se. Ma anche se è in questo congelamento, specialmente se si trova in una siffatta condizione, deve rifiutare la fantasia confortevole. E' una fantasia che uccide. Sapete bene come vanno le fantasie letali: Un giorno... e Se solo avessi... e Lui cambierà... e Se solo imparassi a controllarmi... quando sarò davvero pronta, quando avrò X.Y.Z, quando i bambini saranno grandi, quando mi sentirò più sicura, quando troverò un altro, non appena... e così di seguito.
Quando le donne sono distaccate dall'amore capace di alimentare della madre selvaggia, seguono l'equivalente di una dieta per la sopravvivenza. L'io tira avanti con lo scarsissimo alimento che trova fuori, e ogni notte lei ricomincia da dove ha cominciato. E poi dorme, esausta."



Tratto dal libro "Donne che corrono coi lupi"


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